Lato C presentato da Diego Passoni è un talent show con la T maiuscola. Niente ballo, ne canto, ne qualunque altro campo dell'intrattenimento televisivo. Potrei definirlo come la vetrina televisiva dei giovani pubblicitari.
Prende spunto dai contest (concorsi) sul web dove gli internauti possono inviare le proprie idee di pubblicità (un esempio tra tutti Zooppa).
La gara
La trasmissione è interamente incentrata sulla gara tra coppie di giovani studenti del Master di Art e Copy del Politecnico di Milano.
Ogni settimana viene dato un brief (le richieste dell'azienda per la campagna pubblicitaria) ai giovani concorrenti.
Le aziende clienti che si presentano ai futuri pubblicitari non si occupano della vendita di prodotti ma della promozione di concetti poco conosciuti e sensibilizzazione su tematiche varie (come ad esempio la prevenzione dell'ictus).
La difficoltà sta nel creare una comunicazione accattivante non per prodotti ma per temi "astratti". Le coppie concorrenti hanno 150 ore per realizzare una campagna pubblicitaria efficace seguiti da due tutor esperti del settore. La coppia vincente della settimana va di diritto all'ultima puntata per cercare di vincere il premio finale: un contratto di lavoro con un'agenzia pubblicitaria.
Talent show del lavoro
L'aspetto "lavorativo", e in particolar modo pubblicitario, è una novità nel campo del talent show. Si sono visti e si vedono ancora ballerini, cantanti, attori, presentatori, cuochi. Ma pubblicitari è la prima volta!
L'ulteriore novità sta nel premio. Non più assegni, montepremi, viaggi, stage, ma un contratto di lavoro che di questi tempi è come vincere il jackpot del superenalotto.
Punti a sfavore
- Lo studio è ricreato in un laboratorio del Politecnico di Milano risultando molto spartano. Lo sfondo è costituito solo dal telo bianco tipico degli studi fotografici. Come oggetti ci sono soltanto un piccolo monitor, sedie per i concorrenti, tavolo per la giuria e pochissimo altro. Si intuisce che è una trasmissione a basso costo.
- Lato C va in onda il sabato alle ore 21.30 su Deejay Tv e in replica la domenica alla ore 17.30. Perché, nelle possibili edizioni future, non cambiare il giorno per raggiungere ancora più pubblico giovane? Magari anche con una fascia giornaliera di pochi minuti per far vedere le fasi di creazione?
- Prendere solo allievi del Master in Art e Copy del Politecnico di Milano non è molto limitativo? Capisco che è una trasmissione nata in collaborazione con l'università milanese, ma perché non allargare i provini anche ad altre facoltà? I creativi non sono solo a Milano! Ci sono anche tanti altri creativi che non si possono permettere un bel master di quel livello.
Nel complesso risulta, a mio giudizio, un progetto work in progress che ha bisogno di alcune leggere modifiche per renderlo più accattivante e non solo indirizzato agli esperti del campo pubblicitario. Nonostante tutto, l'idea è forte.
In questo momento di crisi servirebbero più programmi del genere che danno stimoli lavorativi e, perché no, un tanto sognato contratto di lavoro.
In questo momento di crisi servirebbero più programmi del genere che danno stimoli lavorativi e, perché no, un tanto sognato contratto di lavoro.
Nessun commento:
Posta un commento